Sentirsi sicuri come a casa propria è un vecchio detto che non ha molto senso se pensiamo alla qualità dell’aria fra le mura domestiche. Monossido di carbonio, monossido di azoto, anidride solforosa, ozono, idrocarburi policiclici, idrocarburi volatili, derivati della combustione, formaldeide, alcol, fenoli, particolato, fibre vetrose. Per non parlare di batteri e virus. Tutto ciò è inquinamento indoor, fatto da nemici più forti, persistenti e in concentrazioni molto maggiori che all’aria aperta, persino di quella nelle città asfissiate dallo smog. Perché gli inquinanti non entrano dalle finestre ma sono generati o rilasciati dai materiali con cui è fatto un edificio o un appartamento, dai prodotti che usiamo e soprattutto dalle nostre cattive abitudini.
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